Traumatologia nel basket - Medical Lab

Traumatologia nel basket

Dal 1891 quando il dottor James Naismith, professore di educazione fisica canadese presso la YMCA International Training School di Springfield, nel Massachusetts inventò la pallacanestro il numero di giocatori di questo sport è in continuo aumento.

Attualmente è tra le attività sportive più praticate e popolari al mondo: la FIBA, l’organo di governo internazionale del basket, ora rappresenta 212 nazioni membri e 450 milioni di partecipanti registrati. Negli Stati Uniti, il basketball è lo sport di squadra più popolare tra ragazzi e ragazze. In Italia è il terzo sport di squadra più praticato dopo calcio e pallavolo. 

La patologia traumatica nel basket è ricollegabile a gestualità tecniche specifiche come i salti (28,9%) e i rimbalzi (20,4%). In uno studio del 1996 si evidenzia che i centri con il 42% e le guardie con il 35% sono i ruoli più a rischio d’infortunio. Gli eventi lesivi riguardano maggiormente gli arti inferiori nel 67,5 % dei casi e l’arto superiore nel 22,6% dei casi. 

La lesione più frequente nel basket è indubbiamente la distorsione a carico dell’articolazione tibio-tarsica. Il meccanismo di lesione più comune è il trauma in inversione (90%, dei casi). Il legamento peroneo astragalico anteriore viene danneggiato dall’evento distorsivo nell’85% degli eventi. L’entità delle lesioni non è relativa allo standard di competizione, sesso, età, altezza, numero delle partite giocate per settimana, ma dal numero degli allenamenti sostenuti. Il più importante meccanismo lesivo è l’atterraggio dopo un salto o un rimbalzo (45% dei casi). 

Durante una partita di basket, l’articolazione del piede, come quella del ginocchio, viene sottoposta a carichi fino a nove volte il proprio peso corporeo. È consigliabile, come momento preventivo che gli atleti, si indirizzino verso un miglioramento delle capacità condizionali e coordinative. La forza, inoltre dovrebbe essere allenata con l’obiettivo specifico, di evitare l’istaurarsi di squilibri muscolari dei muscoli della gamba e del piede.

I giocatori con una “storia di distorsioni” sono quasi 5 volte più predisposti o meglio dire esposti a continue recidive. Risulta di conseguenza fondamentale il trattamento riabilitativo corretto del trauma distorsivo di caviglia, perché è stato dimostrato ridurre significativamente l’insorgenza di un’instabilità di caviglia che porta di conseguenza a ripetuti eventi distorsivi. Numerosi studi evidenziano che avere una instabilità di caviglia porta ad un rischio elevato di andare incontro ad un’osteoartrosi precoce in età adulta. L’utilizzo del bendaggio o del tutore della caviglia, grazie alla sua azione, psicologica e meccanica viene proposto per ridurre overstress funzionali della tibiotarsica. Alla luce di quanto emerge dalla rassegna dell’attuale letteratura il picco massimo dell’azione preventiva del bendaggio, si ha in associazione al potenziamento muscolare e ad un allenamento propriocettivo costante.

A seguire gli infortuni di caviglia come incidenza troviamo gli eventi traumatici che riguardano le piccole articolazioni delle dita ( articolazioni interfalangee ), intorno al 14% e la traumatologia del ginocchio intorno al 12.9%..

La Lesione del Legamento Crociato Anteriore del ginocchio risulta essere da 2 a 8 volte più elevata nelle giocatrici di basket rispetto ai loro colleghi uomini. Tra le diverse ipotesi sulla possibile eziologia delle lesioni del LCA nelle giocatrici di basket, quelle che riscontrano maggiore consenso hanno come centralità concettuale differenze anatomiche come la conformazione del bacino, ampiezza dell’angolo Q, valgismo delle ginocchia, lassità legamentose funzionali articolari ed infine, errori nelle tecniche di allenamento. Il meccanismo traumatico delle lesioni del legamento crociato anteriore è ricollegabile all’alto numero di sollecitazioni diversificate, torsionali e di lateralità, cui il ginocchio è sottoposto durante le varie fasi del gioco

Per quanto riguarda gli infortuni muscolari, sono sicuramente prevalenti quelli determinati da traumatismi diretti che possono determinare ampie aree di lesioni da impatto, soprattutto a carico dei muscoli della regione anteriore della coscia. 

Le patologie da overuse nel basket sono legate alla ripetitività della gestualità tecnico-atletica e a volte ad errori nella programmazione dell’allenamento. Esse sono maggiormente localizzate a carico dell’arto inferiore. Infatti il ginocchio con il suo 48,8% è collocato al primo posto, con il 60% circa a carico degli atleti tra i 18 e 22 anni, mentre oltre i 33 anni vi è una riduzione della percentuale fino a circa il 40%. 

Tra questi la tendinopatia rotulea, detta anche ginocchio del saltatore, rappresenta una delle problematiche più frequenti. A seguire troviamo le problematiche legate alla fascia plantare e quelle a carico del tendine d’Achille.

Infortunarsi durante la pratica di qualsiasi attività sportiva è purtroppo inevitabile: da quel momento in avanti però la mia storia clinica dipende spesso da come mi curo. È infatti noto che il primo fattore di rischio di un infortunio muscolare sono gli infortuni muscolari pregressi mal curati. Come visto in precedenza anche per gli eventi distorsivi di caviglia risulta fondamentale un corretto inquadramento clinico, diagnostico e terapeutico in ambito specialistico al fine di ottimizzare la guarigione ed evitare di incorrere in continui eventi distorsivi che possono dare origine col tempo ad alterazioni artrosiche precoci di caviglia.

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